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L’accompagnamento musicale della lezione
È pratica comune nelle scuole di danza, accademie, stage e altre occasioni
formative accompagnare la lezione di danza al pianoforte. Questo strumento
ha una grande capacità, ovvero quella di poter ricoprire la parte di tutti gli altri
strumenti. È il caso delle formazioni cameristiche, di Ensemble e di tutti quei
contesti in cui non ci si possa avvalere di un’orchestra al completo.
In una lezione di danza, il pianoforte accompagna la parte di studio e alle-
namento e anche le prove di quello che riguarda l’allestimento di spettacoli
di repertorio. Per ovvi motivi nessuna accademia di danza o compagnia può
permettersi di organizzare le prove di un balletto alla presenza quotidiana di
un’orchestra intera. Ecco che il pianoforte riveste un ruolo centrale dato che
racchiude in sé sia la parte ritmica (o di accompagnamento che corrisponde
alla mano sinistra che legge in chiave di Fa o di basso) sia la parte melodica (o
canto che corrisponde alla mano destra che legge in chiave di Sol o di violino).
Poi, al momento di andare in scena, il pianoforte lascerà spazio a tutti gli altri
strumenti dell’orchestra: archi - per la maggior parte come violini, viole, vio-
loncelli, contrabbassi - e strumenti a fiato come flauti, oboi, clarinetti, trombe,
tromboni, corni, ecc., oltre alla variegata famiglia degli strumenti a percussione.
Alla prima prova con l’orchestra, ecco che subentra il problema per i danzatori
di relazionarsi con altre sonorità. Un orecchio che fino a quel momento ha sen-
tito solamente una tipologia di timbro, si trova a dover affrontare grandi difficoltà